Il fiume Sarno è lungo circa 26 km, e attraversa 38 Comuni, suddivisi tra le Province di Avellino (4 km), Salerno (18 km) e Napoli (16 km) con una popolazione di oltre 700.000 abitanti. Il Sarno riceve le acque di ben 67 affluenti minori, 150 tra torrenti, pozzi e valloni, 18 vasche di compensazione e due affluenti principali, il torrente Cavaiola ed il torrente Solofrana. All’origine il fiume scorre nel comprensorio di Sarno e le sue acque appaiono limpide e chiare, con flora e fauna rigogliosa attorno al suo letto, ma man mano che avanza, attraversando Striano, Poggiomarino e San Marzano, le acque diventano torbide, e il fiume s’inquina. Alla fine del suo corso, il Sarno scarica nel Golfo di Napoli un carico inquinante difficilmente smaltibile. Questa situazione peggiora lo stato (già non ottimale) delle acque del golfo di Napoli, rendendo i punti della costa in cui il fiume sfocia non balneabili. Sin dal Medioevo, il fiume era navigabile, e veniva sfruttato per la pesca, per l'irrigazione e per il trasporto delle merci. Inoltre, si hanno notizie dell’esistenza lungo il corso del fiume di numerosi mulini. Successivamente, con il passare degli anni acquisì molto più prestigio con la venuta dei Borboni, i quali ne fecero un vero e proprio centro mercantile. Si ricorda, infatti, la costruzione della polveriera a Scafati.

Cavaiola

Il Cavaiola è uno dei maggiori affluenti del fiume Sarno per il tramite del canale artificiale Alveo Comune Nocerino. Esso ha origine su Monte Sant’Angelo a ovest della città di Cava de’ Tirreni e, nel suo percorso verso valle (circa 7 km), raccoglie le acque dei vari canali. In epoca medioevale, il torrente godeva di acque tendenzialmente limpide, ma negli anni successivi, con lo svilupparsi dell’industria, si è avuto un graduale incremento delle impurità delle acque. Al giorno d’oggi, il corso del Cavaiola si presenta gravemente inquinato. Ad aggravare la situazione, sono i numerosi scarichi abusi delle industrie che riversano quotidianamente materiali di scarto altamente inquinanti.

Solofrana

La Solofrana è un torrente affluente del fiume Sarno e scorre tra le provincie di Avellino e Salerno per un totale di 25 km. Esso nasce a Solofra in località Sant’Agata Irpina dove le sue sorgenti sono ormai quasi completamente esaurite. La Solofrana è quindi ridotta ad un torrente artificiale alimentato dagli scarichi delle industrie conciarie di Solofra che lavorano le pelli con prodotti chimici. Inoltre, sono numerosi gli scarichi abusivi, ma anche quelli legali che vengono raramente controllati e che inquinano ogni giorno la Solofrana.